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di Maria Adelaide Marchesoni

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7 maggio 2009

Leva finanziaria (la trappola del debito)
Indebitarsi, cioè ricorrere a mezzi finanziari di terzi, dovrebbe essere un processo effettuato tenendo presente la "sostenibilità" nel tempo del proprio livello di debito. Sfruttare, quindi, la leva finanziaria equivale a mettere sotto tensione la propria capacità di restituire il debito nel futuro. È classico l'esempio dei mutui dove la sostenibilità del costo del debito e la restituzione del capitale devono essere verificate in base alle proprie risorse. Per una banca "l'indebitamento" si traduce nel possesso di titoli finanziari aventi un'attività sottostante rischiosa ed emessi a un livello eccessivamente elevato rispetto alla disponibilità di capitale proprio. Nel caso della grande crisi, tutte le emissioni che vanno sotto il nome di cartolarizzazioni, Abs Cdo o titoli subordinati sono state utilizzate per sfruttare al massimo la leva finanziaria. Che, poi, ha colpito al contrario, moltiplicando a dismisura le perdite.

Prociclico (l'amplificatore)
Prociclico è ciò che accompagna il ciclo economico e ne accentua gli aspetti. Un esempio: quando l'economia è in recessione, il riflesso per le banche è un aumento del livello di insolvenza da parte delle imprese alle quali sono state concesse linee di credito. Si riduce quindi per gli istituti la dotazione patrimoniale per effetto della necessità di adeguare il valore iscritto in bilancio alla effettiva qualità del credito. Questa "pulizia degli attivi di bilancio" comporta una riduzione del livello di patrimonializzazione che successivamente deve essere riportato all'ammontare richiesto dalle Autorità di controllo. In tali condizioni le banche sono costrette a contrarre l'offerta di credito.

Sistemico (il contagio)
È sistemico un rischio che coinvolge un intero sistema e non solo singoli soggetti. In un contesto di interdipendenza, il fallimento di un'entità o di un gruppo di entità può comportare una reazione a catena. La grande crisi è stata originata dal tracollo di alcune istituzioni, a partire da Lehman Brothers. Questa situazione ha fatto perdere fiducia nel sistema finanziario, il quale a sua volta, trovandosi alle strette, ha fortemente ridotto l'erogazione di credito al sistema economico. Di conseguenza la crisi finanziaria si è tradotta in una crisi dell'economia reale. Di nuovo, ciò ha determinato una minore richiesta di credito. Si è instaurato un circolo vizioso che tende a autoalimentarsi.

Azzardo morale (l'irresponsabilità)
Il termine deriva dal settore assicurativo. Gli assicurati talvolta possono essere spinti a comportamenti rischiosi se credono che sarà impossibile per le compagnie assicurative verificare eventuali casi di dolo o negligenza. Gli operatori economici negli ultimi anni si sono in molti casi sentiti incentivati a intraprendere comportamenti temerari poiché pensavano che i costi di un eventuale esito negativo di queste scelte sarebbero ricaduti sulla collettività o su altre categorie di operatori. Per molte banche, la grande dimensione è stata poi determinante nell'azzardo morale: convinte di essere "troppo grandi per fallire" e che lo Stato avrebbe agito a tutela dei risparmiatori.

Originate to distribute (lo scaricarischi)
Si generano attività (originate) e se ne scaricano i pericoli (distribute).Le istituzioni finanziarie in questi anni hanno utilizzato un modello che prevede il trasferimento del rischio di un investimento ad altri operatori del mercato tramite strumenti finanziari come la securitization.Questa operazione consiste nella trasformazione in titoli (la cosiddetta "carta") di attività finanziarie come i prestiti (i cosiddetti "sottostanti") che possono essere molto diversi tra loro e con un grado di rischio elevato. Chi acquistava questi titoli generalmente non si preoccupava di verificarne le singole componenti e la loro rischiosità. Quando ci si è resi conto che molti di questi sottostanti non avevano valore di mercato, era troppo tardi.

7 maggio 2009
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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